Il 29, 30 e 31 di Ottobre si svolgerà all’Avana, Cuba, il primo Congresso internazionale dell’associazione scientifica AICD (Associazione Italo Cubana sul Dolore). L’AICD è stata creata all’interno di un progetto che vede la collaborazione tra Humanitas Istituto Clinico Catanese ed il CIREN (Centro de Restauracion Neurologica), un prestigioso Centro di riabilitazione neurologica. Il controllo del dolore è un momento fondamentale della riabilitazione neurologica e quindi è logico dare spazio a tutti i trattamenti, conservativi ed interventistici, che possono realizzarsi per raggiungere questo indispensabile obiettivo. La prima delle tre giornate è dedicata al dolore orofacciale e vedrà impegnato il Presidente di Gimdo, dr. Carmelo Costa. Questo dimostra quanto importante sia questo aspetto nel contesto di progetti riabilitativi multidisciplinari.
Chiunque fosse interessato a partecipare può iscriversi o chiedere ulteriori informazioni a info.gimdo@gmail.com

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Il dolore orofacciale persistente ha una prevalenza nella popo- lazione adulta del 25%. A differenza di quanto accade in altri dolori cronici, come il mal di schiena per esempio, questa percentuale cresce in età giovanile e si riduce con l’invecchiamento, aumentando così l’impatto economico negativo sull’attività lavorativa. L’aspetto peculiare del dolore orofacciale è quello di non possedere una rete organizzata di professionisti che si occupano della sua diagnosi e del conseguente trattamento. Situazione quindi molto diversa dalle cefalee, con le quali il dolore orofacciale condivide il distretto anatomico di presentazione, che invece possiedono una ben strutturata organizzazione in tutto il territorio nazionale. Inoltre per il fatto di insistere in strutture anatomiche che sono oggetto di studio di discipline specialistiche (otorinolaringoiatria, oculistica, odontoiatria, neurologia, ed altre) necessita di un autentico approccio multidisciplinare. Con la finalità di migliorare e diffondere la conoscenza sulle patologie dolorose orofacciali è nata GIMDO (Gruppo Italiano Multidisciplinare sul Dolore Orofacciale) che giunge al suo terzo incontro scientifico nazionale. La sua originalità è quella di incorporare al suo interno anche l’esperienza dell’Algologia e la sua capacità di dare risposte antalgiche mini invasive quando i trattamenti conservativi tradizionali sono inattuabili o inefficaci. Nei due giorni di Congresso, 4 e 5 di ottobre 2024, si danno appuntamento esperti nazionali della disciplina di varie estrazioni specialistiche per discutere gli aspetti più complessi e controversi del dolore orofacciale: la nevralgia trigeminale, il dolore iatrogeno odontoiatrico, il trattamento del dolore nei pazienti con cancro oro e naso faringeo, una classica patologia “sotteranea” molto diffusa negli anziani e dalla patogenesi misteriosa come la bocca che brucia, e molto altro ancora.

Le patologie dolorose del distretto anatomico orofacciale, specie le persistenti e le croniche, potrebbero essere raffi gurate da un iceberg la cui parte emersa non rappresenta più della metà di quella sommersa. Questo dato è riflesso dalla difficoltà dell’ inquadramento nosologico e dalla cor rispondente numerosità delle classificazioni sul dolore oro facciale. Ma anche l’aspetto epidemiologico è preoccu pante: la maggior parte degli studi riporta che circa un quarto della popolazione ha dolore orofacciale almeno una volta nei precedenti 6 mesi dalla rilevazione. E questo dato statistico, riguardando soprattutto la popola zione giovanile, è in contro tendenza rispetto ad altre ma nifestazioni di dolore cronico. Ma anche le nostre cono scenze per fortuna sono migliorate e quelle patologie do lorose che fino a non molti anni or sono venivano generi camente etichettate come epifenomeni di problemi della sfera psico affettiva, oggi sono meglio inquadrate grazie a più sofisticate tecniche di indagine neurofisiológica. E siamo anche più attrezzati terapeuticamente sia dal punto di vista farmacologico, con i nuovi anticorpi monoclonali anti CGRP, per esempio, che con le tecniche di neuromo dulazione elettrica. Di tutti questi aspetti innovativi vuole essere testimone il II incontro nazionale di GIMDO (Grup po Italiano Multidisciplinare sul Dolore Orofacciale) che chiama a raccolta medici esperti di diversa estrazione specialistica per dare un quadro attuale sul dolore orofac ciale e disegnare le prospettive future.

Nel distretto anatomico compreso dal collo in sù, insistono patologie dolorose complesse e dalla patogenesi tutt’ora oscura. Purtroppo le nostre conoscenze sono poco avanzate per quanto riguarda il dolore orofacciale e pressoché assenti sono i relativi Centri di cura, diagnosi e terapia. Inoltre il quadro clinico è reso più comples- so dal coinvolgimento della sfera psichica, d’altronde la bocca e la faccia sono deputate a funzioni essenziali come il mangiare e bere, il parlare, ma anche il gusto e l’olfatto oltre all’espressione mimica, e quindi ogni loro alterazione patologica duratura viene sempre vissuta con un importante coinvolgimento psicologico. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di dar vita ad una Società scientifica con la finalità di aumentare le conoscenze e migliorare le cure riservate ai pazienti che soffrono di dolori persistenti e cronici nella regione orofacciale. Abbiamo avvertito l’esigenza di affrontare questo ambizioso progetto avvalendoci dell’apporto di più figure professionali, talmente complesse e specialistiche sono le conoscenze richieste per affrontare e risolvere queste patologie. È così è nato GIMDO, il Gruppo Italiano Multidisciplinare per il Dolore Orofacciale, di cui questo Corso rappresenta il primo incontro nazionale.